Villaputzu, centro di cinquemila abitanti, sorge a pochi passi dalla costa sud-orientale dell’Isola, dove tratti sabbiosi si alternano a promontori con insenature. La spiaggia più vicina al paese è attorno alla foce; a quattro chilometri dal paese si trova il porto turistico chiamato Porto Corallo, sovrastato da una torre, una delle sei del sistema difensivo aragonese (XVI secolo) e la spiaggia di Porto Tramatzu. Più a nord la spiaggia di Quirra (o Murtas), accessibile solo in parte per vincoli militari.
Il SIC Stagni di Murtas e s’Acqua Durci si trovano a ridosso del litorale e costituiscono l’habitat di pollo sultano, germano reale e fenicottero rosa. Uno scenario che abbina sole e mare con birdwatching, biking e trekking. Addentrandoti, ecco fitti boschi: farai escursioni tra ruderi di archeologia industriale, come la miniera di Baccu Locci, e grotte con intricati cunicoli, stalattiti e stalagmiti.
Le origini di Villaputzu sono identificate con città e porto fluviale fenicio-punici di Sarrapos (o Sarcopos) da cui Sarrabus, risalente al VII secolo a.C. Divenne poi centro romano, come documenta l’Itinerarium Antonini. L’attuale paese gravita intorno alla parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria.
Cosa visitare
- La chiesa San Giorgio martire, tardo gotica, ricostruita nel XVI secolo su un impianto del XII;
- La chiesa campestre di San Nicola, edificio romanico in mattoni rossi;
- Il castello di Quirra (XIII secolo);
- Le necropoli a domus de Janas di Torre Murtas e di s’Oru;
- La sepoltura ipogeica di casa Forrus;
- Le tombe dei Giganti e pozzo sacro di Is Pirois.